29 maggio 1610, Duomo di Salò: uno sparo, il fumo e il podestà Bernardino Ganassoni a terra, agonizzante. Le antiche rivalità che funestano la Riviera hanno raggiunto il loro apice. La resa dei conti è vicina. Giovan Battista Loredan, provveditore e capitano di Salò, è preso dal panico: come evitare il peggio? E soprattutto, come evitare che vengano scoperte le sue inquietanti responsabilità in quell’omicidio? Bisogna depistare le indagini, attribuire l’omicidio a qualcun altro. A qualcuno che non possa difendersi. Bisogna addossare la colpa a Zanzanù, l’imprendibile bandito del Lago! Costruito su false testimonianze, il teorema accusatorio ha retto fino ad oggi.Ma è arrivato il momento di metterlo in discussione.